Firenze, 1 dicembre 2010 - Pm10, la frazione di polveri sottili, il particolato, di piombo e benzene prelevate dall’atmosfera, indice dell’inquinamento: non ci sono stati superamenti delle concentrazioni di polveri sottili nell'area fiorentina. La colpa presunta degli amministratori pubblici — ''non aver provveduto con urgenza e senza indugio per rimanere nei limiti di emissione massima consentiti, considerati i dati di rilevamento della qualità dell’aria'' — non  è stata riconosciuta dai giudici.

 

E' quanto si evince dalle motivazioni della sentenza del Tribunale che il 17 maggio mandò assolti da varie imputazioni, ''perché i fatti non sussistono'', l’ex presidente della Regione Martini (e Artusa), l’ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici (e Del Lungo) e altri 10 amministratori: Gheri (e Signorini), Bitossi (e Morelli), Gianassi (e Billo), Alunni (e Monni), Carovani (e Biagioli) dai reati di «getto pericoloso di cose» e di «rifiuto di atti d’ufficio sotto il profilo omissivo». Dove i nomi tra parentesi sono quelli degli assessori competenti, di riferimento dell’ex governatore, dei sindaci o ex sindaci di Scandicci, Sesto, Campi, Signa e Calenzano.
 

 

Fra le motivazioni della sentenza di assoluzione dell'ex governatore Martini e dell'ex primo cittadino Domenici formulata dal giudice Francesco Maradei il 17 maggio scorso: '' Se vi fosse stata a causa delle emissioni da traffico — rileva il giudice estensore Francesco Maradei, presidente del collegio giudicante — si sarebbe dovuto intervenire con provvedimenti urgenti. Ma lo stesso pm ha parlato di ’sostanziale inutilità’ accusando gli imputati di ’mancata adozione di provvedimenti strutturali a lungo termine’'.